Nel pomeriggio di domenica 18 febbraio si è tenuta la premiazione del bando "Lettera a San Valentino, Premio ai Sentimenti" presso la Ca' di Celeste e di Rosa sezione Biellese di Graglia.
Sono presenti il membri della Giuria Popolare, i partecipanti al bando e un numeroso pubblico presente all'evento per la premiazione e l'ascolto degli elaborati premiati.

  Classifica Autore Titolo Opera
1 1mo PREMIO ORO Eusebio FRANCHINO Tanti anni ormai sono passati 
2 1mo PREMIO ORO Gianni MENEGHIN Mi sono innamorato di te
3 1mo PREMIO ORO Cecilia ARZONE Nel chiarore d'un mattino
4 1mo PREMIO ORO Elena BONFANTI Sinfonia di un'alba
5 1mo PREMIO ORO Roberta PRIVIZZINI Pezzi di torba
6 PREMIO ORO Maria Antonietta PACE Carissimo M.
7 PREMIO ORO Eralda ZUCCOLI Il torrente Cervo
8 PREMIO ORO Carlo GAVAZZINI Adolescenza
9 PREMIO ORO Dina CRUDO Carissimo San Valentino
10 PREMIO ORO Alberto SERENA Fiat 500 e il Fernando nel giorno di S.Valentino 
11 MENZIONE ORO Lino Sebastiano DI CARLENTINI Attimi
12 MENZIONE ORO Aldo FAPPANI Preghiera per il Terzo Millennio
13 MENZIONE ORO Susanna RAINERI Mamma
14 MENZIONE ORO Giovanna SPITALERI Sorella

 

Pubblichiamo la poesia scritta da Eusebio FRANCHINO

Tanti anni ormai sono passati

Tanti anni ormai sono passati
da quel dì d'autunno nero
in cui il triste suon delle campagne
ti accompagnò mesto fino al cimitero.
Tanti soli si sono oscurati da quel dì
al tramonto anche se non mi par vero.
Eppure il tuo volto a me sì caro
or rivedendo ancor di ragazzina,
dal tratto dolce, semplice e sincero,
forte mi tocca il cuore, o Serafina.
Ancor vivo è il ricordo di quando, frettolosa
e lieta, passavi alla mattina
coi libri per andare a scuola
e,con il gesto rapido ma vivo
della mano e con il dolce tuo sorriso,
me salutavi, intento ai giochi,
pur anco senza dire una parola.
Dal desiderio di giocar pur preso
i miei giocattoli io subito lasciavo
e,per salutarti, al cancello
del mio piccolo cortile mi accostavo.
Là,in silenzio, ma felice il viso tuo osservavo
mentre ti avviavi a prender la corriera
che riportata a casa poi t' avrebbe a sera.
Serafina cara io ti amavo tanto...
amavo il tuo fare semplice e gentile,
amavo il tuo sguardo, il tuo dire
ed il dì che disser che in ospedale
t'avean portata perché stavi male
tanto che forse ne potevi morire
un dolore opprimente il cuor m'invase
che un lungo pianto non pote' lenire.
Un lungo pianto che non potei dire
perché nessuno mi potea capire.
Or che, sulla tomba, l'effige tua rivedo
e tu mi appari così com'eri allora
di quei giorni il ricordo ahimè riaffiora
e, dentro al petto, quel dolor si rinfervora.
Ma tu, dolce creatura, non dolerti
per quel soffrir che tu provasti umano.
Non fu condanna aspra e amara
il presto tuo richiamo all'ultima dimora.
Fu sol per darti, o cara o pura,
presto quella serenità che eterna dura...